VERSIONE ITALIANA |
COMUNICAZIONE n. 9 -------------------------- E' nostra intenzione rendere gradatamente questo Sito un vero e proprio
Centro di informazioni etiche, storiche e poetiche cui la cultura europea
della libertà, che ci siamo impegnati a divulgare, può fornire
la chiave di lettura.
"Nuovo Umanesimo" e "La morale di Sartre" (con l'appendice su Condorcet e il suo "Esquisse…" ) pongono la libertà come base di tutti i valori e Storia e Morale come interdipendenti fra di loro. Così l'uomo non è più suddito o riflesso alla Hegel o alla Marx, ma diviene un soggetto etico e il conflitto fra la libertà e l'alienazione (che è la negazione della libertà) diviene ad un tempo dialettica storica e dramma morale della persona. Inoltre la Memoria (da cui nasce la storia) scoprirà l'immortalità della Storia e la riflessione morale condurrà alla Creazione ed all'eternità del Mito. Questa, in estrema sintesi, la cultura europea della nostra epoca e l'etica come aspetto dominante della filosofia di oggi.
"Il rifiuto dell'eretico" è la materializzazione della dialettica alienazione/liberazione come emerge dalle sei ricerche storiche su cinque città italiane (Castelseprio, Milano, Monza, Sirmione, Umbria). Materializzazione che troviamo nei secoli nell'intera Europa. Il rifiuto non è solo contro il diverso pensiero dell'Altro ma, specialmente e innanzitutto, contro il fatto che l'Altro pensi. E' la negazione del Cogito Cartesiano.
"La generazione tradita" non è che l'attualizzazione in Italia del rifiuto dell'eretico ponendosi come inizio della storia della nostra epoca. Solo partendo da questo inizio si potrà raccontare il proseguo della storia fino ai giorni nostri. E' la chiave d'interpretazione degli ultimi cinquant'anni di storia. Senza di essa tutti gli storici cadrebbero inevitabilmente nell'inautenticità e nella storicità (che è ingannevole per antonomasia). I testi che seguono e che seguiranno rafforzano questo concetto anche cercando analogie alle origini della nostra civiltà. - SURREALISMO ESISTENZIALE Una nota particolare merita il "surrealismo esistenziale", ossia la forma espressiva con cui poesia ed arte rappresentano la nostra epoca. Ogni epoca, si sa, ha prodotto la propria forma. Così la nostra, dove l'uomo, "condannato" ad essere libero, vede in ogni oggetto da rappresentare non ciò che gli appare ma la libertà che si agita in esso con tutti i suoi conflitti, il senso dell'esistenza (che è libertà) e la conseguente visione del mondo. In altri termini vede, al di là di una realtà apparente, una superiore realtà al cui centro sta il dramma dell'esistenza umana. Questa superiore realtà con al centro l'esistenza ha ricevuto il nome, sopra citato, di surrealismo esistenziale. Le mie poesie come, nel campo delle immagini, le mie fotografie, sono espresse in questa forma. Sono stato, io pure, "condannato" dalla cultura che sto divulgando e dall'epoca di cui sono testimone. |