Ho già scritto da qualche parte che ho definito “disperati della libertà” i personaggi che emergono dai miei libri letterari, storici, poetici e narrativi ed altri che hanno avuto la forza di emergere nel corso della mia vita e di cui sono stato testimone.
Sartre parla di angoscia e addirittura di nausea di fronte all’inautenticità.
Io ho provato la disperazione di fronte alla libertà perduta o che stavo per perdere.
Così l’ho vista e l’ho sofferta in altri che ho incontrato e di cui sono stato testimone. Questa è la mia definizione.
Ognuno da’ la sua, ma tutte si incontrano in questo stato insopprimibile dell’animo. Superano la vita e la morte che non sono nulla se non si misurano con la libertà. Come i due cavalieri di Hegel, uno vinto e l’altro vincitore. “ Vuoi tu essere vivo in schiavitù o morire in libertà? “ e normalmente il vinto sceglieva di morire. Ma libero.