Il Libano darà una risposta alla politica del dialogo con l’Iran contro la politica della risposta forte e dura al terrorismo. L’Iran, si sa, non vuole dialogare ma, al contrario, spende quanto guadagna col petrolio per aiutare i talebani in Afghanistan, la guerra civile in Iraq, gli esbollah in Libano e tutti i gruppi terroristi sparsi sull’intero pianeta, invece di aiutare la propria popolazione. La cosa più importante è che il rischio per i soldati sia ben calcolato. Al contrario non si tratterebbe che d’una trappola. La Francia, depositaria dell’idea del dialogo, ha ridotto al minimo il numero dei suoi soldati e ha rinunciato al comando generale. Russia e China hanno trovato l’idea molto soddisfacente al fine di essere alternativi all’America, ma hanno ridotto a meno del minimo la loro partecipazione militare.Questi sono i fatti.Attendiamo la risposta dal Libano.