La terza rivoluzione industriale

E’ già in atto, anche se timidamente, da alcuni anni, e si impernia su quattro settori strutturali dell’economia mondiale.

1- il trasporto elettrico su rotaia e su acqua di ogni genere. Il trasporto arereo sarebbe utile oltre le mille miglia.
2- Le energie alternative solari ed eoliche. Non riesco a non avere dubbi sul nucleare. Il disastro ecologico provocato dal petrolio insegna che l’errore, la leggerezza, la noncuranza umoani sono inevitabili. Un disastro nucleare sarebbe mille volte più terrificante.
3- Le comunicazioni in rete muteranno il mondo. Tutti potranno comunicare e ognuno potrà ricevere le comunicazioni “on demand”.
4- Solo l’agricoltura potrà risolvere i problemi del terzo mondo: Africa, America Latina e Asia. Saranno i due Paesi all’avanguardia in questo settore, America e Francia, a guidare i grandi progetti.

La manifattura non potrà mai essere strutturale, ma sarà indispensabile come corollario o, come si suol dire, come “indotto”.
I progetti dovranno essere giganteschi e perciò multinazionali con capitali al 50% pubblici e privati.
Questa la nostra visione della terza rivoluzione industriale che, timidamente, come abbiamo già detto, è già in corso. Ma, ripetiamo, timidamente. Perchè la vera realizzazione avrà ostacoli a non finire. Non si devono escludere neppure tentativi armati. La povertà non ha mai provocato guerre, ma la perdita di privilegi.

http://www.etudes-augias.com/

Comments are closed.