Ho sempre considerato il turismo culturale una verifica “sul campo” di quanto storicamente si apprende sui libri. Dovrebbe pertanto essere facilitato e aiutato dalle pubbliche istituzioni e ambito dai Tour operators. Avviene, invece, che questa attività è in crisi dappertutto e il Paese che detiene addirittura la metà di tutti i beni culturali del mondo è classificato al 28mo posto, ossia fra gli ultimi.
Viene invece, in un certo senso, direttamente e indirettamente, aiutato quello che io ho definito “turismo mangereccio”. Non richiede organizzazione né sostegni intellettuali, ovviamente molto costosi. Si danno aiuti statali e pubblici in generale a films che nessuno vedrà mai e a libri che nessuno leggerà. Senza questi aiuti molti editori, specie quelli italiani, sarebbero alla bancarotta. Stampa e televisione coprono questi fatti manipolando le informazioni, come in genere sono usi in politica.
Il mio tentativo di aprire un settore specifico per questa attività culturale è certamente utopistico. Senza dubbio enti pubblici e Tour operators snobberebbero questo tentativo. L’utilizzo del denaro in modo improprio è certamente più redditizio sia per gli enti che per i beneficiati.
Ma, unitamente a tutti i settori culturali presenti sul mio sito, sento il dovere di tenere aperto questo settore dato che ricevo sempre richieste da parte di aspiranti a svolgere questa attività e di insegnanti che spingono per viaggi annuali di tutte le classi umanistiche sia liceali che universitarie.
Io pubblicherò queste richieste tutte le volte che ne avrò la possibilità sperando che in qualche parte di questo mondo globale la cosa cominci a fiorire. A questo proposito posso dire che il Paese più caro ma più efficiente in materia di turismo culturale è la Russia dove si aprono larghe possibilità di lavoro intellettuale in particolare per le donne fresche di studi umanistici.
Io posso offrire ospitalità sul mio sito a enti pubblici e a Tour operators perché possano guadagnare visibilità dati i 150000 contatti annui che il mio sito riceve da parte specificatamente di studenti e insegnanti. Magari cominciando dalla Russia stessa dove, pare, le strutture siano già robuste.
Il turismo culturale avrebbe la stessa forza del petrolio ma esige una classe politica di alto livello intellettuale.
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